Cuore Selvaggio

Chiara Tommasi

Installazione sonora

Sabato 26 agosto 2023 ore 16,30 – Faggeta Vetusta del Monte Cimino
(Soriano nel Cimino – Viterbo)

Cuore Selvaggio è uno di quei romanzi televisivi degli anni ’80 chiamati telenovelas, quelle storie infinite semplici, quanto piene di colpi di scena e melodrammi. Primi piani e ambienti chiusi e carichi di dialoghi intensi, voci che nelle calde sere d’estate si potevano sentire uscire dalle finestre delle case e raggiungere le strade, creando quel senso di spaesamento, ma anche di familiarità. Questi interminabili romanzi televisivi hanno fatto parte della quotidianità di milioni di persone, facendo anche da specchio di una certa società.
Tragedie e grandi amori richiusi dentro una piccola scatola che Chiara Tommasi recupera e rielabora, restituendo al contemporaneo qualcosa che fa parte dell’archeologia televisiva e dandogli nuova vita.
Nell’impenetrabile Monte Cimino, tra alberi secolari e massi che sembrano formare una metropoli naturale, teatralità ed enfasi, formeranno una specie di bolla temporale. Tra faggi mastodontici si scorgono delle capanne di legno, che nel tessuto concettuale dell’artista danno proprio quel senso di fragilità, come in quelle storie piene di drammi raccontate e vissute con forte apprensione emotiva. Così nel silenzio del bosco, si aprirà uno spazio di memoria. Nella sua Selva Oscura, Dante evidenzia il senso di smarrimento dell’uomo ‘ché la diritta via era smarrita’, in quel luogo così selvaggio, buio e aspro che crea confusione interiore, ma è solo uno stato dell’anima turbata. Così come quel senso di smarrimento che possiamo sentire all’interno del bosco della Faggeta, un luogo che rappresenta un tempo ancestrale, poetico e intoccabile.

Patrimonio UNESCO dal 2017, la Faggeta del Monte Cimino si trova a 1053 metri di altezza, ed è in questo tempio naturale che per qualche ora l’artista Chiara Tommasi porterà il suo Cuore Selvaggio.

(a cura di Serena Achilli)

Chiara Tommasi nasce a Cesena nel 66.
Si trasferisce a Roma negli anni 90. Qui comincia a sperimentare un diverso uso della fotografia analogica e  il primo video digitale , utilizzato principalmente in installazioni ambientali dove lo spettatore diventa parte integrante del lavoro . 
Profondamente influenzata dall’immaginario pop e dalla cultura underground inglese utilizza un linguaggio diretto ma sottile e analitico volto a creare disorientamento e stupore. 
Vive in Tuscia dal 2014 dove predilige portare l’arte in luoghi inconsueti.

Fra le sue partecipazioni si segnalano:
Nel 1999  la Biennale internazionale di fotografia di Torino  .
Nel 2000 New Photography alla galleria San Fedele di Milano.
Importante la collaborazione decennale  con la galleria Edieuropa qui arte Contemporanea di Roma .
Segue una residenza a Chicago nel 2010 alla galleria Johalla project, e la partecipazione a Videoart Biennale a Barcellona nel 2014.
In Tuscia collabora a tre edizioni di Luminarie d’artista nel 2018,2019, 2020 sotto  il patrocinio Arci cultura.
Genova nel 2021 nella mostra Other Identity alla galleria Guido Schoen , nel 2023 al Museo del mare sempre a Genova con Liquid sky.